Lc 2,22-40: “Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui”.
Vedere come Maria e Giuseppe adempiono la Legge di Mosè commuove il nostro spirito. Loro sanno con chi hanno a che fare e pure restano nell’umiltà e nel silenzio, nella disponibilità a Dio che li guida passo passo nel concreto svolgersi della loro esistenza. Non passano davanti a Dio ma lasciano fare a Dio! Si consegnano a Lui fidandosi di Lui e di cercano di incarnare il loro tempo, la loro storia diventando anche loro stessi parte di qualcosa di più grande. Si lasciano prendere dalle vicende che riguardano il figlio che gli è stato consegnato come dono e si fanno strumenti di quel dono, hanno ricevuto un dono e donano quanto hanno ricevuto! Gesù non è nato adulto, non è nato già pronto umanamente ma anche Lui si è assoggettato alla storia concreta dell’uomo, nel tempo e nello spazio. È divenuto partecipe di tutte le trasformazioni che la legge della natura opera nell’uomo e ha fatto di questo luogo, della natura dell’uomo, lo spazio dove vivere come Dio, ha fatto sue proprie tutte le dimensioni dell’uomo escluso il peccato e ha evidenziato come l’uomo Gesù cresceva e si fortificava. Oggi più che mai noi dobbiamo riscoprire la nostra umanità come il luogo teologico che Dio sceglie per noi per continuare la sua incarnazione in mezzo al suo popolo senza dimenticare che abbiamo bisogno di crescere e fortificarci nella sapienza e lasciandoci adombrare della Sua grazia. Solo così, solo come ha fatto Gesù e anche la Vergine Maria, possiamo crescere e possiamo far crescere il nostro aderire a Cristo e al suo Vangelo: non in modo astratto e avulso dalla realtà ma calato dentro la storia, il tempo e lo spazio che ognuno di noi è chiamato ad abitare e vivere. Donaci Signore di non perderci mai nei meandri della storia ma la capacità di illuminarla con la tua presenza e di leggerla con la tua grazia. Maria, piena di grazia, intercedi per noi affinché possiamo vivere nel tempo pur sapendo che siamo destinati all’eternità, vivere in Dio sapendo che dobbiamo abitare la nostra storia e il nostro tempo.